Secondo il Data Breach Investigations Report 2025 di Verizon, le violazioni di dati e intrusioni nei sistemi informatici in Europa sono raddoppiate rispetto all’anno precedente. L’impatto delle violazioni su settori importanti per il Paese ha spinto l’Autorità Garante per la privacy a intensificare i controlli: scopri come proteggere la tua Organizzazione dalle sanzioni GDPR.

Il 2025 si sta rivelando un anno critico per la privacy in Europa. I dati del Data Breach Investigations Report 2025 parlano chiaro: le violazioni dei dati personali nell’area EMEA sono quasi raddoppiate rispetto al 2024. Non stupisce perciò che il Garante per la Privacy abbia previsto di intensificare le attività di controllo nel quadro del piano ispettivo deliberato per il primo semestre dell’anno.

Essere conformi “sulla carta” non è più sufficiente: tutte le organizzazioni, pubbliche e private, e in particolare i settori che gestiscono alti volumi di dati sensibili come quello bancario e sanitario, devono restare al passo con le più recenti applicazioni pratiche del GDPR.

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Data breach in Europa: i numeri che preoccupano
Le tipologie di violazioni dei dati più frequenti
  • Intrusioni nei sistemi informativi: responsabili del 53% dei data breach nell’area EMEA, in forte aumento rispetto al 2024.
  • Vulnerabilità non corrette: +34% di violazioni legate allo sfruttamento di falle nei sistemi, compresi “buchi” nel software noti agli hacker (vulnerabilità zero-day)
  • Phishing e social engineering: coinvolti nel 19% degli incidenti, spesso come primo vettore d’attacco
  • Violazioni da parte del personale interno: rappresentano il 29% dei casi, di cui:
  • 19% dovuti a errori umani (es. invio dati a destinatari errati)
  • 8% causati da uso improprio dei dati da parte di utenti autorizzati
  • Attacchi tramite fornitori esterni: il 30% delle violazioni ha origine nella supply chain o da terze parti
  • Ransomware: presente nel 44% delle violazioni a livello globale, con un aumento del 37% in un anno
L’aumento generalizzato delle violazioni dimostra che nessuna organizzazione può considerarsi al riparo. Tra i settori più esposti figurano anche la Pubblica Amministrazione e il retail, spesso impreparati ad affrontare attacchi mirati e sofisticati.
Piano ispettivo 2025: il Garante privacy alza la guardia
Il Garante Privacy ha intensificato i controlli nel 2025, concentrandoli su tre aree critiche:
Trasferimenti di dati extra-UE: molte aziende rischiano sanzioni per contratti cloud con fornitori americani e asiatici non più conformi ai requisiti attuali.

Gestione dei consensi: sotto controllo non solo la raccolta iniziale, ma soprattutto i meccanismi di revoca e aggiornamento, spesso carenti.

Misure di sicurezza: non più verifiche solo documentali, ma test pratici che stanno sorprendendo anche le organizzazioni più preparate.

GDPR garante privacy
Il trend è chiaro: controlli in aumento per tutto il 2025, con focus particolare sulle PMI precedentemente escluse dalle verifiche. Le verifiche incrociate tra più autorità diventeranno la norma.
Come prepararsi: dalla valutazione del rischio a una strategia di data protection efficace
Valutazione del rischio approfondita
Non basta un audit superficiale: serve l’analisi dettagliata di tutti i trattamenti esistenti, l’identificazione delle vulnerabilità principali e la mappatura completa dei flussi di dati critici.
Implementazione di misure preventive concrete
Le policy aggiornate sono solo l’inizio. Per rafforzare la compliance interna, sono necessari programmi formativi che affrontino casi reali, sistemi di monitoraggio in tempo reale e una cultura aziendale che consideri la privacy parte integrante di ogni decisione.
Preparazione specifica alle ispezioni
Costituire un team di risposta multidisciplinare, preparare tutta la documentazione richiesta e condurre simulazioni periodiche può fare la differenza tra una verifica senza conseguenze e una che porta a sanzioni severe.
Prepara la tua Organizzazione alle sfide privacy e GDPR 2025

Il panorama privacy si sta evolvendo rapidamente: per vincere le sfide normative, occorre un approccio proattivo. Le nuove linee guida sui cookie di terze parti stanno rivoluzionando il marketing digitale, mentre l’AI Act introduce complessità inedite per i trattamenti automatizzati. Chi si limita a seguire le evoluzioni normative rischia di trovarsi sempre un passo indietro.

DigitalPA, in collaborazione con AV Legal, ha sviluppato un percorso formativo intensivo specificamente progettato per affrontare le sfide legate alla compliance al GDPR e alla normativa privacy del 2025.

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Il percorso ti permetterà di:

  • Riconoscere e prevenire le violazioni più sanzionate del 2025
  • Rispondere efficacemente ai controlli del Garante
  • Padroneggiare le interpretazioni normative più recenti
  • Applicare soluzioni operative attraverso casi di studio reali

Il relatore, Avv. Fausto di Marcantonio, è un avvocato civilista con una solida esperienza nell’ambito della data protection, oltre a essere DPO per aziende ed enti pubblici.

Formato: 2 moduli webinar (live 23 giugno 2025 + on demand disponibile dal 25 giugno 2025)
Il corso include: materiale di formazione preparato dal relatore, attestato di partecipazione, accesso alle registrazioni per 3 mesi

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