Il nuovo Codice degli Appalti ha introdotto numerose novità all’interno dell’ordinamento giuridico italiano, intervenendo su diversi aspetti della gestione del procurement pubblico. Tra le più significative, citiamo soltanto lo snellimento delle procedure, le soglie di anomalia e i principi amministrativi a cui i nuovi RUP dovranno attenersi.

D.Lgs. 36/2023 e gestione dei lavori pubblici, un incentivo concreto alla digitalizzazione dei processi

Non v’è dubbio che il nuovo Codice abbia determinato un’efficace spinta verso la digitalizzazione delle procedure di gara, e più in generale su tutto il ciclo di vita dei contratti pubblici.

La sfida che dovranno accogliere tutte le Stazioni Appaltanti sarà quindi quella di digitalizzare tutte le fasi del contratto, e in particolare la programmazione, la progettazione, l’affidamento e l’esecuzione. Di conseguenza, le piattaforme di e-procurement dovranno garantire non solo e non più la digitalizzazione della fase di gara, ma anche tutte le attività propedeutiche e successive al momento dell’aggiudicazione, come la fatturazione e i pagamenti agli OE.

L’articolo 22, comma 2, lettera g) del D.Lgs. 36/2023 recita infatti: Le piattaforme di approvvigionamento dovranno consentire il controllo tecnico, contabile e amministrativo dei contratti anche in fase di esecuzione e la gestione delle garanzie.

Concetto ribadito dall’articolo 25, comma 2, secondo il quale: Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti utilizzano le piattaforme di approvvigionamento digitale per svolgere le procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti pubblici.

Proprio in virtù di questi principi, ormai codificati, emerge l’esigenza per le Pubbliche Amministrazioni di intraprendere un percorso di digitalizzazione del patrimonio, del piano delle manutenzioni e della gestione di un lavoro o di un intervento.

Lavori Pubblici e Acquisti Telematici, gli strumenti vincenti per semplificare il lavoro di Ufficio Tecnico e Ufficio Gare

Da anni DigitalPA, con una vision da sempre focalizzata sulla digitalizzazione, ha messo a disposizione degli Uffici Tecnici il software gestionale Lavori Pubblici, nativamente integrato con la suite Acquisti Telematici per la gestione di tutte le fasi dei contratti, che consente una completa digitalizzazione degli immobili e degli interventi.

Software gestione lavori pubblici
All’interno del software sarà possibile:

  • archiviare e catalogare i documenti all’interno di ogni fascicolo
  • controllare le revisioni documentali
  • generare documenti a partire da template preimpostati
  • caricare i pagamenti e i SAL di ogni lavoro, monitorare le somme spese e i residui
  • gestire e redigere il piano triennale
  • gestire la fase di ogni lavoro (programmazione, studio di fattibilità, fase di progettazione e fase di esecuzione)
  • creare e archiviare le anagrafiche dei soggetti coinvolti
  • comunicare direttamente con ditte esecutrici o con progettisti.
Si potranno inoltre digitalizzare gli espropri e lo stradario dell’ente, e geo-referenziare il patrimonio immobiliare all’interno di una mappa satellitare per avere anche una restituzione grafica dei propri beni.

Circolarità dei dati e interoperabilità per vincere la sfida della digitalizzazione del procurement

La sfida lanciata dal Legislatore non è solo rivolta alla digitalizzazione, quanto alla circolarità del dato, ossia l’invio dei dati un’unica volta secondo il principio “once only”, e all’interoperabilità delle piattaforme di e-procurement con i vari software di monitoraggio ministeriale.

Sotto questo aspetto il software Lavori Pubblici si è dimostrato all’avanguardia, essendo già oggi integrato con la BDAP per le comunicazioni trimestrali di tutti gli interventi finanziati e caratterizzati dalla presenza di un CUP. Altre interoperabilità saranno attivate non appena ANAC metterà a disposizione le definitive regole tecniche della Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici.

L’ecosistema digitale auspicato dal legislatore rappresenta una concreta opportunità di miglioramento per il sistema degli appalti pubblici, a condizione che gli Enti iniziano al più presto una sana opera di digitalizzazione.

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Il software consente di assolvere gli obblighi di monitoraggio dello stato di attuazione delle opere pubbliche, uno dei requisiti per la qualificazione delle S.A. ai sensi del combinato disposto dell’art. 62, comma 1, e dell’art. 2, comma 1, dell’All. II.4 del D.Lgs. n. 36/2023
Software per digitalizzare la gestione delle opere pubbliche