Con il provvedimento del 10 luglio 2025, il Garante per la protezione dei dati personali ha dato parere favorevole ad altri 6 schemi standard di pubblicazione predisposti da ANAC.

Si tratta di formati standardizzati che le Pubbliche Amministrazioni e i soggetti obbligati ex art. 2-bis del Decreto Trasparenza devono utilizzare per pubblicare online i dati e le informazioni già previste dalla normativa.

Questo importante tassello si aggiunge ai tre schemi già approvati con la Delibera ANAC n. 495/2024, completando il quadro della standardizzazione. L’obiettivo è duplice: rendere più omogenei i dati esposti sui siti istituzionali e garantire un migliore equilibrio tra trasparenza amministrativa e tutela della privacy.

Per le Amministrazioni significa affrontare obblighi sempre più strutturati e verificabili, che richiedono strumenti adeguati. TrasparenzaPA supporta i RPCT nel rispetto degli standard ANAC, riducendo i rischi di contestazioni e garantendo che ogni pubblicazione sia conforme fin dal primo giorno.

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Quali sono i nuovi schemi standard approvati dal Garante Privacy

Gli schemi riguardano gli articoli 14, 15-bis, 15-ter, 33, 37 e 41 del D.Lgs. 33/2013. In particolare, toccano ambiti molto delicati come:

  • pubblicazione delle dichiarazioni reddituali e patrimoniali (art. 14)
  • incarichi e compensi nell’ANBSC (art. 15-ter)
  • dirigenza sanitaria e procedure di conferimento incarichi (art. 41)

Il Garante, pur dando il via libera, ha evidenziato alcune criticità: ad esempio la necessità di limitare i dati pubblicati al minimo indispensabile, rispettare il principio di “base giuridica” ed evitare la diffusione di informazioni non previste dalla legge (come graduatorie, CV o dettagli sui familiari).

Uno step in più verso la standardizzazione delle pubblicazioni in Trasparenza

La standardizzazione delle modalità di pubblicazione è uno strumento essenziale per:

  • uniformare gli adempimenti delle amministrazioni
  • ridurre errori ed esposizioni di rischio in materia di privacy
  • garantire maggiore leggibilità e confrontabilità dei dati pubblicati

L’intervento del Garante si inserisce nella cornice dell’art. 48 del D.Lgs. 33/2013, che prevede un procedimento consultivo con più attori (ANAC, Garante Privacy, AgID, ISTAT, Conferenza Unificata).

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Cosa devono fare ora le Pubbliche Amministrazioni per adeguarsi

Le PA si trovano di fronte a un nuovo modo di rispettare obblighi già in vigore: devono cioè conformarsi agli schemi standard, così come già previsto dalla Delibera ANAC n. 495/2024.

Il Garante ha anche raccomandato di:

  • richiamare le Linee guida del 2014 in materia di trasparenza e privacy
  • prevedere un periodo transitorio per consentire agli Enti di adeguarsi senza impatti organizzativi o economici eccessivi, così come è stato fatto per i 3 schemi di pubblicazione già obbligatori

Il nodo principale: trasparenza amministrativa nel rispetto della privacy

Il messaggio del Garante è chiaro: la Trasparenza non può trasformarsi in pubblicazione massiva di dati personali. Devono prevalere i principi di legalità, necessità e proporzionalità.

Questo approccio tutela le Amministrazioni stesse da possibili violazioni e garantisce ai cittadini che la loro privacy non venga sacrificata in nome degli obblighi di pubblicazione.

Come arrivare preparati: la soluzione è TrasparenzaPA

Adeguarsi ai nuovi schemi standard non è semplice: le verifiche ANAC, sempre più frequenti e ora automatizzate, non lasciano spazio a errori o interpretazioni. Per questo le Amministrazioni hanno bisogno di uno strumento che assicuri pubblicazioni corrette e sempre in linea con le regole.

TrasparenzaPA nasce proprio con questo obiettivo: mettere al sicuro gli Enti pubblici dai controlli, anticipando le criticità e guidando il lavoro quotidiano.

Già adottato da centinaia di realtà del settore pubblico, il software è perfettamente in linea con le disposizioni della Delibera ANAC 495/2024 – con scadenza fissata al 13 novembre – e ora integra anche il nuovo modulo Import Pagamenti, che rende ancora più semplice la gestione delle somme liquidate da pubblicare.

In questo modo RPCT e collaboratori possono affrontare le nuove verifiche automatizzate di TrasparenzAI con la certezza di essere pienamente conformi, trasformando adempimenti numerosi e complessi in un processo sicuro, lineare e privo di sorprese.

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