ParteciPA, la consultazione pubblica web su Trasparenza e Anticorruzione, promossa dal Ministro per la Pubblica amministrazione si è conclusa il 29 febbraio 2020.

Dal report collegato emerge come gli stakeholder del settore, primi tra tutti i Responsabili Anticorruzione e Trasparenza (RPCT), da un lato esprimano l’esigenza di mantenere precise regole ma, dall’altro, ritengano opportuna una revisione dell’elenco degli obblighi di pubblicazione.

Le diverse aree tematiche trattate riguardano, per citarne qualcuna, gli obblighi di pubblicazione sui siti istituzionali, le diverse forme di accesso civico, il complesso regime delle incompatibilità e inconferibilità. I risultati hanno messo in luce molte richieste di ripensamento, soprattutto nel nome di una semplificazione chiamata a intervenire sull’intreccio di procedure e interpretazioni.

Punti salienti del Report per Trasparenza e Anticorruzione

Il report evidenzia che:

  • Gli obblighi di Amministrazione trasparente in alcuni casi si sovrappongono a quelli di altri sistemi e/o piattaforme;
  • Gli obblighi non includono la pubblicazione di dati su entrate e spese, disaggregati per natura e tipologia;
  • L’obbligo sui titolari di incarichi dirigenziali deve essere in carico all’amministrazione in cui esercitano la loro prestazione e non in carico a quello da cui dipendono solo formalmente.
  • Si sottolinea la mancanza di un sistema di controlli, dovuta all’assenza di uniformità nella qualità dei dati e delle informazioni caricati sui siti web di Amministrazione trasparente e all’assenza di sistemi informatizzati di flussi informativi per l’alimentazione diretta del sito.
  • Si segnala anche la mancanza di preparazione adeguata sulla formazione dei dirigenti e dei dipendenti pubblici.

Tra gli input pervenuti emerge anche la necessità di includere le fondazioni bancarie e le società quotate controllate dalla P.A. tra i destinatari degli obblighi di trasparenza.

In merito all’istituto dell’Accesso CivicoLa consultazione ha messo in luce la difficoltà di distinguere tra l’istituto dell’accesso documentale e quello dell’accesso civico, che nella pratica quotidiana vengono spesso sovrapposti”. Sempre in materia di Accesso Civico il report evidenzia come i diversi canali per presentare istanza di accesso generano confusione e sarebbe opportuno individuare un unico ufficio a cui indirizzare l’istanza di accesso civico.

L’importanza dei software utilizzati dalla Pubblica Amministrazione

Gli applicativi DigitalPA, nello specifico TrasparenzaPA e Accesso Civico, sono costantemente sviluppati insieme agli stakeholder del settore e agli enti pubblici che ogni giorno si confrontano con queste tematiche. Pertanto, vanno esattamente nella direzione indicata dal report promosso dal Ministro per la PA.

Semplicità d’uso, inserimento guidato del dato, verifiche e controlli automatici, aggiornamenti continui sulle evoluzioni normative sono tra le parole chiave del software TrasparenzaPA. Inoltre, l’applicativo non è soggetto a costi di licenza.

L’obiettivo primario di questo software è proprio quello di semplificare il lavoro e di ottenere una massima integrazione tra i dati, grazie anche all’interfacciamento nativo con il software leader di mercato in Italia sull’e-Procurement, Acquisti Telematici.

 

Per approfondire le funzionalità dell’applicativo TrasparenzaPA

trasparenza-pa-richiedi-demo

 

Approfondimenti

Report Funzione Pubblica

Accesso Civico

 

iscriviti-newsletter-newsdigitalpa

 

 

Gruppo-loghi-istituzionali