La Direttiva europea sul Whistleblowing, di prossimo recepimento in Italia, ribadisce l’obbligo per i settori pubblico e privato di dotarsi di un software sicuro per il whistleblowing, con particolare attenzione alla riservatezza dell’identità del segnalante.

Il cronoprogramma serrato del PNRR ha riacceso i riflettori sull’istituto del whistleblowing come strumento per combattere la corruzione ed evitare lo spreco dei fondi europei del Next Generation EU. Enti e Aziende dovrebbero perciò tenersi pronti per l’imminente introduzione di nuovi obblighi a tutela dei whistleblower: vediamoli insieme.

Cosa cambia per il whistleblowing in Italia con la Direttiva europea

  • Tutte le aziende con oltre 50 dipendenti, gli organismi pubblici e i Comuni con più di 10.000 abitanti devono dotarsi di un canale di segnalazione interno
  • I whistleblower devono poter inviare le segnalazioni in forma scritta o a voce, attraverso una piattaforma online sicura che tuteli la riservatezza dell’identità del segnalante
  • Nella definizione di whistleblower rientrano non soltanto i dipendenti dell’organizzazione, ma anche candidati, fornitori, tirocinanti, ex-dipendenti, giornalisti e stakeholder
  • Per i dipendenti del settore privato, la tutela è estesa anche alle aziende che non hanno adottato il Modello di Organizzazione e Gestione 231 (D. Lgs. 231/2001)
  • Occorre inviare conferma al segnalante di aver ricevuto la sua denuncia entro 7 giorni, e informarlo sulle azioni intraprese entro 3 mesi

Segnalazione Illeciti – Legality Whistleblowing: la nuova versione 4.0 del software rende ancora più semplice gestire le segnalazioni, con il massimo livello di compliance

  • Evoluzione dell’interfaccia nell’aspetto grafico e nell’usabilità: la piattaforma è ora ancora più semplice e intuitiva da utilizzare, semplificando il lavoro di chi prende in carico le segnalazioni (Responsabili e collaboratori)
  • Messaggistica integrata per una comunicazione efficace coi segnalanti e col gruppo di gestione delle segnalazioni
  • Alert automatici e calendario delle scadenze per gestire le denunce entro i termini sanciti dalla Direttiva UE
  • Maggiore flessibilità nella configurazione dei permessi per gli utenti, per rispondere a ogni esigenza dell’organizzazione
  • Grazie alla modalità multi-società, le PMI possono risparmiare e gestire in un’unica piattaforma tutte le segnalazioni del gruppo

Il sistema di gestione del whistleblowing Segnalazione Illeciti è già allineato alla Direttiva UE 2019/1937, oltre che alle disposizioni normative italiane a tutela dei dipendenti pubblici e del settore privato (L. 179/2017, delibere e linee guida ANAC, L. 190/2012 e D. Lgs. n. 231/2001).

 

 

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