Dal 1° luglio scadrà il periodo transitorio del sistema di qualificazione delle Stazioni Appaltanti: S.A. e CUC qualificate con riserva dovranno dimostrare di possedere i requisiti e i relativi punteggi per mantenere il proprio livello di qualifica e continuare a gestire le gare di lavori, servizi e forniture sopra gli importi fissati dalla normativa.
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Stando ai dati riportati dal primo report dell’Autorità Nazionale Anticorruzione sulla qualificazione delle Stazioni Appaltanti e delle Centrali di Committenza, aggiornato al 31 marzo 2024, sono 4.282 le Amministrazioni ad aver conseguito la qualificazione, di cui oltre il 60% per il livello massimo.
Ricordiamo che il sistema di qualificazione è stato introdotto il 1° luglio 2023 con il D.Lgs. 36/2023, con l’obiettivo di attestare in via ufficiale il possesso dei requisiti indispensabili per gestire le attività che caratterizzano il processo di acquisizione di un bene, servizio o lavoro nelle fasi di progettazione, affidamento ed esecuzione contrattuale.
A un anno dall’introduzione della riforma, è fissata al 1° luglio 2024 la scadenza del periodo transitorio disposto dal Codice che, oltre ad una riduzione dei punteggi di qualifica, prevede la cosiddetta “qualificazione con riserva”: vediamo insieme di che cosa si tratta e quali Enti sono coinvolti.
Qualificazione di S.A. e CUC: normativa, requisiti e scadenze
In che cosa consiste la qualificazione con riserva e quali Enti possono richiederla
Alcune tipologie di Enti, identificate dal Codice, sono qualificate con riserva, ovvero hanno ottenuto l’iscrizione all’elenco dei soggetti qualificati per i livelli più alti: SF1 per servizi e forniture (gare sopra 5 milioni di euro) e L1 per i lavori (gare pari o sopra le soglie UE).
Di seguito gli Enti qualificati con riserva dal 1° luglio 2023:
– unioni di comuni disciplinate dal Titolo II, capo IV del TUEL, comprensive delle Comunità montane, insulari ed arcipelago;
– province;
– città metropolitane,
– comuni capoluogo di provincia;
– regioni;
– Stazioni Uniche Appaltanti (SUA) e Centrali Uniche di Committenza (CUC) costituite dagli enti di cui sopra.
Riferimenti normativi: art. 63, co. 4 e co. 13, D.Lgs. 36/2023, e art. 9 dell’Allegato II.4 al D.Lgs. 24/2023.
Dal 1° gennaio 2024 è inoltre possibile richiedere la qualificazione con riserva via PEC anche da parte degli Enti non inclusi nella lista indicata dal Codice. Tuttavia, come specificato da ANAC, tale richiesta ha carattere di eccezionalità – può essere richiesta ad esempio dagli Enti di nuova costituzione o in caso di fusione tra Enti – e l’Autorità si riserva di valutare l’esito tramite istruttoria.
Che cosa devono fare le Amministrazioni qualificate con riserva per mantenere la qualificazione?
Come specificato dall’Allegato II.4 al Codice, la qualificazione con riserva reca con sé la data di scadenza, fissata al 30 giugno 2024. Le Amministrazioni qualificate con riserva devono quindi presentare la domanda per l’iscrizione a regime entro il termine fissato, attestando il possesso dei requisiti richiesti per la progettazione e l’affidamento.
Fino alla fine dell’anno, S.A. e CUC qualificate per la progettazione e l’affidamento dei contratti pubblici sono qualificate anche per l’esecuzione, mentre dal 1° gennaio 2025 la qualificazione per l’esecuzione diverrà un processo separato, con requisiti specifici.
Disponibilità di piattaforme di approvvigionamento digitale, requisito obbligatorio per la qualificazione
L’impiego di piattaforme certificate di e-procurement è un requisito obbligatorio per ottenere la qualificazione e per garantire la completa digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici ai sensi degli artt. 25 e 26 del Codice degli appalti.
Soltanto una piattaforma che copre tutte le fasi del ciclo d’appalto come Acquisti Telematici può assicurare la continuità presente e futura della qualificazione, che, come menzionato sopra, presto includerà requisiti ad hoc per l’esecuzione dei contratti. Lo conferma il Dott. Giovanni Salutari, consulente senior e-Procurement DigitalPA:
“Il Decreto Legge numero 19 del 2 marzo 2024 ha stabilito una proroga che permette ad AgID di certificare le piattaforme basandosi sull’autodichiarazione del gestore fino alla fine del 2025. È fondamentale che le Stazioni Appaltanti e le Centrali di Committenza siano attente nella scelta della piattaforma di approvvigionamento, verificando non solo la presenza nel registro ufficiale ANAC, ma anche la capacità di gestire agevolmente tutte le fasi del contratto e di garantire aggiornamenti normativi tempestivi. Siamo all’inizio di una vera trasformazione digitale degli appalti, ed è pertanto essenziale restare al passo con le novità normative, che ora si traducono in meccanismi digitali sempre più efficienti e avanzati.”
Ciclo webinar Digitalizzazione Appalti 2024, guida operativa agli strumenti e agli obblighi informativi ANAC
Il nuovo ciclo di webinar promosso da DigitalPA propone una guida operativa all’attuazione della digitalizzazione degli appalti pubblici, progettata per fornire un aggiornamento professionale specialistico del personale addetto agli appalti delle Pubbliche Amministrazioni e delle Società partecipate.
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La suite software Acquisti Telematici, disponibile anche in versione multi-ente per le Centrali di committenza, rappresenta la soluzione ideale per assistere le Stazioni Appaltanti nel processo di qualificazione e per gestire gli acquisti pubblici in piena conformità con il Decreto Legislativo 36/2023, grazie a:
- procedure guidate in linea con le disposizioni normative, che accompagnano gli operatori in ogni fase contrattuale
- maggiore efficienza e controllo nella gestione della spesa
- adempimento preciso, rapido e privo di oneri derivanti dalla compilazione manuale degli obblighi normativi sui contratti pubblici e sulla trasparenza amministrativa
Acquisti Telematici rappresenta una suite di approvvigionamento digitale completa e in regola con le normative per le Pubbliche Amministrazioni. Inoltre, il team di consulenti specializzati in e-procurement di DigitalPA offre consulenza, assistenza e formazione, anche tramite webinar, su appalti e contratti pubblici, indispensabili per mantenere le proprie pratiche di gara sempre allineate con la normativa vigente.
Acquisti Telematici è certificato da AgID per tutte le fasi del ciclo di vita dell’appalto, garantendo i più elevati standard di sicurezza informatica e privacy.