Si avvicina la scadenza del 2022 per l’adozione del nuovo Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO), volto a semplificare le procedure burocratiche della Pubblica Amministrazione. Tuttavia la mancata approvazione del relativo d.P.R. e il parere negativo del Consiglio di Stato lasciano supporre che il termine stabilito non potrà essere rispettato. In questo articolo ricapitoleremo l’attuale status quo della normativa e i possibili sviluppi.

Alla fine di aprile le Pubbliche Amministrazioni con più di 50 dipendenti, scuole escluse, dovrebbero predisporre e inviare il PIAO, ossia il Piano Integrato di Attività e Organizzazione introdotto con l’art. 6 del D. l. n. 80/2021 “Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l’efficienza della giustizia”

Nonostante alla scadenza per l’adozione del PIAO, già rimandata con il comma 6-bis dell’art.6 del Decreto “Milleproroghe” (D. l. n. 228/2021), manchino ormai poche settimane, si dà per assodato che il termine non verrà rispettato, dal momento che i Piani che il PIAO avrebbe dovuto accorpare non sono stati ancora abrogati.

Che cosa devono fare le PA per adottare il PIAO?

  • Redigere il Piano Integrato di Attività e Organizzazione, con scadenza il 30 aprile per il 2022, e il 31 gennaio negli anni a seguire, o comunque 30 giorni dopo l’approvazione del bilancio (120 giorni per la prima applicazione)
  • Pubblicarlo sul proprio sito web istituzionale
  • Inviarlo al Dipartimento della funzione pubblica

Nel caso il PIAO non venga adottato per tempo, l’art. 10, comma 5, del D. lgs. 150/2009 prevede una serie di sanzioni, tra cui sanzioni amministrative da 1.000 a 10.000 euro, riferite nello specifico alla mancata approvazione della programmazione anticorruzione.

Quali sono gli obiettivi del PIAO?

Il PIAO è stato introdotto come nuovo documento unico di programmazione per le Pubbliche Amministrazioni, con “finalità di semplificazione della pluralità di adempimenti pianificatori previsti dalla normativa vigente”. La semplificazione burocratica permetterà di alleggerire il carico di adempimenti in capo alle PA, in quanto il PIAO è concepito per sostituire ben 4 Piani di programmazione.

Quali Piani di programmazione vengono accorpati nel PIAO?

Il PIAO è deputato a sostituire:

  • Il PDO, Piano dettagliato degli obiettivi
  • Il POLA, Piano organizzativo del lavoro agile
  • Il Piano triennale del fabbisogno del personale
  • Il PTPCT, Piano Triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza

Lo schema di d.P.R. e il parere del Consiglio di Stato

In seguito al parere favorevole sul PIAO della Conferenza Unificata il 2 dicembre 2021, è stato dato il via all’iter dello schema di decreto del Presidente della Repubblica finalizzato ad abrogare i Piani sostituiti dal Piano Integrato, e allo stesso tempo a modificare i casi in cui non è possibile abrogare, ma è necessario trovare degli adattamenti.

Tale d.P.R. è oggetto del parere della Sezione Consultiva del Consiglio di Stato n. 506, la quale ha rilevato importanti criticità in relazione al quadro abrogativo, ritenuto troppo poco incisivo per risultare in una vera semplificazione. In sostanza viene paventato il rischio che l’applicazione concreta del PIAO, così come delineata nel d.P.R., non vada a snellire le procedure burocratiche, ma vada piuttosto ad aggiungersi ai Piani già esistenti, con una riduzione minima degli adempimenti per le PA.

La scadenza per l’approvazione del d.P.R., prevista per il 31 marzo, è ormai passata senza alcuna novità. Per questo motivo il termine per l’adozione del PIAO è ora a rischio. Un’ulteriore proroga è quasi scontata, ma nel frattempo le Pubbliche Amministrazioni dovranno affrontare le scadenze dei Piani ancora non abrogati.

Come gestire il PTPCT in attesa di chiarimenti sul PIAO

Il Consiglio dell’ANAC ha posticipato la scadenza del Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza 2022-2024 al 30 aprile 2022, che farà parte del PIAO per le Pubbliche Amministrazioni chiamate ad adottarlo.

A supporto degli RPCT, il Modulo Monitoraggio della suite software TrasparenzaPA assicura il pieno controllo sugli adempimenti e la possibilità di assegnare le responsabilità di pubblicazione definite dal PTPCT ai diversi redattori, con una panoramica completa di tutte le scadenze.